Risalire all’epoca di un mobile antico non è una facile impresa, di fatti non sempre si riesce ad arrivare a stimare una data precisa ma spesso solo il periodo di appartenenza, a meno che non compaia sul mobile in questione o abbia in allegato un etichetta di produzione. Se sono presenti manoscritti, contratti o lasciti tutto ovviamente sarà molto più facile, ma in mancanza di questi documenti la miglior soluzione è rivolgersi ad un antiquario esperto soprattutto se non si ha conoscenza approfondita in questo campo.
Come riconoscere lo stile di un mobile antico
Per riconoscere lo stile di un mobile antico bisogna avere conoscenze approfondite sulla storia dell’artigianato. In genere i mobili più antichi risalgono al primo rinascimento, quindi a partire dalla fine del 1400 fino all’inizio del 1600, quelli delle epoche precedenti è molto difficile si siano ben conservati a meno che non fanno parte di collezioni esposte nei musei.
Per poter riconoscere al meglio le varie caratteristiche andiamo adesso a stilare una classificazione dei mobili antichi in base all’epoca:
- Rinascimento: i mobili risalenti a quest’epoca non hanno una grande marcia stilistica. Presentano linee semplici e pulite e sono costruiti con legno dal colore scuro come quello di castagno o di noce. Un comune denominatore è però presente in quest’epoca: i mobili a zampa di leone;
- Barocco: le principali caratteristiche dei mobili del ‘600 e del ‘700 sono molto più eclettiche e sgargianti rispetto a quelle dei mobili del Rinascimento.
Le linee non sono più semplici e pulite ma curve e i mobili sono principalmente di colore oro, pieni di decorazioni raffiguranti animali o angeli e di intarsi in avorio o madreperla. Si tratta di uno stile molto eccessivo, quasi teatrale ed è conosciuto come lo stile di Luigi XIV, il re Sole, sovrano francese che amava fortemente lo sfarzo;
- Rococò: è un’evoluzione dello stile barocco ma ancora più amplificato.
Oltre al colore oro però vengono utilizzati anche colori pastello come il verde e il rosa, soprattutto per i mobili destinati alle stanze da letto. Anche questo stile è associato ad un sovrano francese Luigi XV e la sua caratteristica principale è data dai riccioli presenti sui mobili;
- Neoclassicismo: gli stili visti precedentemente nacquero tutti per soddisfare le richieste della classe nobile dell’epoca, quindi erano così sfarzosi e ricchi di dettagli poiché non si badava a spese. Una volta decadute le monarchie gli artigiani di quel periodo dovevano iniziare a produrre qualcosa che si avvicinasse ai gusti della borghesia e non più dei reali: ecco che ritorna in gioco lo stile classico. Le caratteristiche dei mobili dell’800 erano principalmente le linee dritte risalenti all’arte greco-romana e la robustezza e la funzionalità dei mobili. Elemento di spicco le colonnine che fungevano da decorazione per mobili, tavoli ecc;
- Art decò: a partire dall’inizio del ‘900 si inizia a coniugare alla bellezza anche la funzionalità del mobile. Al classico materiale utilizzato,ovvero il legno, si aggiungono altri elementi nella costruzione dei mobili, come il vetro e il ferro. Erano solo gli albori del modernismo;
Come valutare un mobile
Se necessitate di una valutazione di mobili dei primi ‘900 o di altre epoche perché non siete sicuri dello stile di appartenenza la miglior cosa da fare è rivolgersi ad un esperto. Contattare un restauratore o un antiquario vi consentirà di avere una stima precisa e dettagliata sul vostro cimelio e di ottenere un certificato dove tutte le caratteristiche saranno esposte. Se state pensando di vendere un mobile d’epoca una valutazione accurata è davvero fondamentale per non sbagliare nulla nella compravendita.